Futuro Remoto ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica
CON LA COLLABORAZIONE: CNR · Consiglio Nazionale delle Ricerche | INFN · Istituto Nazionale di Fisica Nucleare | INAF · Istituto Nazionale di Astrofisica | INGV · Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Vesuviano
ENEA · Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile | Stazione Zoologica Anton Dohrn | Ministero dell’Istruzione · Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
RICONOSCIMENTI E PATROCINI: 37ª EDIZIONE DI FUTURO REMOTO: Medaglia del Presidente della Repubblica | Camera dei Deputati | Ministero del Turismo | Ministero Università e Ricerca
Ministero dell’Economia e delle Finanze | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica | Dipartimento per la trasformazione digitale | Comune di Napoli
Futuro Remoto 2023 · Intelligenze
dal 21 al 26 novembre 2023 a Napoli, a Città della Scienza
Sinergia, cooperazione e condivisione: è così che Futuro Remoto, il Festival della scienza in programma a Città della Scienza dal 21 al 26 novembre, è diventato un hub della divulgazione e comunicazione scientifica grazie anche alla stretta collaborazione con le sette università della Campania, i cui docenti e ricercatori rappresentano le intelligenze e uno dei motori principali della manifestazione. L’edizione 2023 di Futuro Remoto è dedicata infatti al tema ‘Intelligenze’ e vede come ogni anno un’ampia e articolata offerta di contenuti da parte degli atenei campani.
Le quattro Scuole dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, la Scuola delle Scienze Umane e Sociali, la Scuola di Medicina e Chirurgia e la Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria hanno contribuito alla 37esima edizione di Futuro Remoto con oltre 70 attività, proposte nei vari format della manifestazione, che coprono le diverse forme in cui le Intelligenze si realizzano nel mondo contemporaneo. Nel Villaggio della Scienza di Futuro Remoto i ricercatori della Federico II parleranno, tra i tanti temi che affronteranno, anche di sensori smart e biosensori, di soluzioni eco-friendly per la riduzione dell’inquinamento ambientale, del contrasto al rischio epidemiologico, del complesso mondo dei microrganismi, di come studiare e capire l’intelligenza degli animali ed il loro benessere, di come si sviluppa la comprensione della memoria di lavoro nei bambini in età scolastica, di come le nuove tecnologie stanno cambiando l’archeologia, della salvaguardia ambientale mediante tecnologie ecocompatibili, della interazione intelligente tra gameti nella fecondazione assistita, di fluidi intelligenti, di stampa 3D e 4D per strutture intelligenti, di smart materiali per la rigenerazione tessutale. Tra le iniziative di Collegamento in diretta i ricercatori federiciani proporranno le immagini provenienti dall’Osservatorio Cherenkov Telescope Array (CTAO), mentre nella sezione Raccontare in dieci scatti daranno la possibilità di ammirare immagini che raccontano l’intelligenza delle piante. Ancora, nella sezione Oggetto in questione si parlerà di sicurezza sismica; mentre per lo Speed Dating Scientifico si parlerà di microplastiche e di transizioni verso alimenti sostenibili. Per Conferenze in FR23 si approfondiranno temi che spaziano dalla scientia iuris al ruolo delle reti neurali nella vita delle creature artificiali, dall’utilizzo delle tecnologie digitali per la salvaguardia del nostro patrimonio sonoro e canoro alla divulgazione scientifica come elemento fondante per la crescita della società alla modellazione digitale delle infrastrutture civili quale elemento di sicurezza del cittadino. Tra le Mostre la Federico II presenta Design for AIRC: per una nuova cultura della prevenzione e Fashion from destructive to disruptive.
L’università degli Sudi Suor Orsola Benincasa presenterà laboratori, giochi scientifici e visite esperienziali sui saperi tra passato e futuro. La mostra della collezione degli strumenti di Ottica dell’Istituto Suor Orsola Benincasa dal titolo MERAVIGLIA! presenterà gli strumenti ottici acquisiti dalla principessa Adelaide del Balzo Pignatelli principessa di Strongoli per un piano di studi scientifico, gli strumenti ottici torneranno in mostra per le nuove generazioni per raccontare le meraviglie e gli inganni della visione e della percezione. Sarà inoltre proiettato il documentario “Cara Principessa” realizzato dagli studenti del master in cinema e televisione del Suor Orsola Benincasa. Maryam May12. Una matematica che amava la letteratura”è invece un progetto interattivo per la valorizzazione di Maryam Mirzakani, matematica iraniana, a cura degli studenti della laurea magistrale in Digital Humanities. L’appuntamento L’occhio inganna: lacuna e percezione.“Close up” sui cantieri didattici di Unisob presenterà la “lacuna” nell’ambito del restauro: soluzioni e metodologie che sviluppano gli studi sulla percezione visiva, con la visione del documentario sul restauro realizzato dagli allievi del Master in Cinema e Televisione del Suor Orsola Benincasa; L’occhio magico: WORKSHOP: SIMULAZIONE DI UN SET CINEMATOGRAFICO illustrerà tecniche di ripresa e di registrazione audio in presa diretta a cura del Master in Cinema e Televisione del Suor Orsola Benincasa. L’attività Intelligenze all’opera: progettare app per aiutare le persone. Humanities and Technologies – Apple Foundation Program @ UNISOB promuove l’attività di ricerca negli ambiti di interazione tra il mondo delle tecnologie avanzate e i saperi umani, fornendo allo sviluppo e alla progettazione tecnologica il contributo e il supporto metodologico delle scienze umane intese nel loro senso più ampio. Il progetto di Public History Tra intelligenze emotive e intelligenze sociali. Trame e visioni dai carteggi della Principessa Pignatelli coinvolgerà i partecipanti alla scoperta dei fitti rapporti che hanno legato Napoli e il mondo grazie alla Principessa di Strongoli, mostrando in modo dinamico grazie all’uso di nuove tecnologie, le traiettorie (geografiche e concettuali) che resero nell’800 il capoluogo partenopeo centro di una incredibile vivacità intellettuale. Nell’attività Le Intelligenze emozionali, processi complessi che prevedono l’elaborazione e l’integrazione di informazioni provenienti dal mondo esterno e dal proprio mondo interiore, i partecipanti saranno condotti lungo un percorso in cui arte e scienza, attraverso le nuove tecnologie, sono in grado di costruire un dialogo che trova il suo fondamento nelle emozioni con il comune denominatore di immaginare ciò che ancora non c’è. Nella prospettiva della regolazione uniforme, anche in considerazione delle opportunità di una sua effettiva realizzazione in specifici settori, il Centro di Ricerca in Diritto Privato Europeo (ReCEPL) sviluppa itinerari di ricerca, formazione e consulenza incentrati sul rapporto tra diritto e nuove tecnologie. L’iniziativa intitolata “Intelligenza artificiale e tutela dei diritti della persona” muove dalla necessità di non fare più riferimento ad un’unica forma di intelligenza artificiale, dovendosi, invece, distinguere le intelligenze artificiali, sulla base delle rispettive peculiarità e diversità.
Il ricco programma di attività proposto dall’Università degli Studi di Napoli L’Orientale vede una serie di laboratori e incontri dedicati al tema delle intelligenze, affrontato da diverse prospettive concettuali e metodologiche. L’appuntamento Artificial Intelligence for Archaeological Inventories, a cura del Dipartimento Asia Africa e Mediterraneo, propone lo sviluppo di una applicazione di intelligenza artificiale per la gestione di archivi digitali nell’ambito archeologico. Una delle attività di laboratorio proposte consiste nel test, in tempo reale, di un modello di rilevamento e classificazione automatica di oggetti di una missione di scavo dell’Università di Napoli L’Orientale, per dimostrare come si realizza il riconoscimento di forme tipiche degli oggetti archeologici, e si assegnano le relative classi. Intelligenze cosmiche – tra arte e filosofie femministe, a cura del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, indaga invece gli ambiti della narrativa contemporanea e nella video – arte sperimentale, affrontando tematiche relative alla cosmopolitica, alla costruzione delle “città-rifugio”, all’ospitalità verso l’arte e alle relazioni tra scienza e arte. Vengono proposti alcuni interventi di artiste native che lavorano sulla natura e che propongono nuovi rapporti tra l’umano, il non umano, il più che umano e l’altro che umano. In particolare, vengono considerate le trasformazioni dei corpi e le sofferenze dell’esilio, ma anche l’essenzialità dell’acqua per la sopravvivenza del pianeta. La prospettiva adottata viene offerta dalle intelligenze cosmopoetiche femminili che presentano le teorie e le etiche di filosofe e pensatrici della contemporaneità sul tema delle “intelligenze cosmiche”.
Nel padiglione UNISA saranno presentati numerosi progetti a cura dell’Ateneo di Salerno. Ciascun Dipartimento propone laboratori e percorsi esperienziali ispirati al tema delle Intelligenze, inquadrato dalla propria prospettiva di studio. Intelligenza Artificiale e Robotica Cognitiva sono i contenuti al centro dell’esperienza curata dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DIEM) che presenta ad adulti e bambini il Robot di MiviaLab, in grado di parlare con loro e interagire agli stimoli in modo intelligente. Su intelligenza e decisioni si focalizza invece il laboratorio proposto dal Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (DISES) per studiare il nesso tra intelligenza e razionalità nelle scelte economiche. Sempre il Dipartimento DISES, in un’altra attività, invita i partecipanti a ragionare di smart farming, o agricoltura intelligente. Si continua a parlare di agriculture, ma da un’altra prospettiva di osservazione, nel Talk Coltiviamo l’intelligenza promosso dal Corso di studi in Agraria (Dipartimento di Farmacia) e volto a dimostrare come – a fronte dei cambiamenti climatici in atto – occorra impiegare nuove competenze per sviluppare sistemi di coltivazione più sostenibili e resilienti per il futuro. Un viaggio dentro la cosiddetta “Medicina delle 4P”(preventiva, partecipativa, personalizzata e predittiva) è poi quello promosso dal Dipartimento di Medicina (DipMed) che presenta un laboratorio di “smart medicine” e “smart health”. Il Dipartimento di Ingegneria Industriale (DIIn), con l’impiego dello strumento metodologico “lean canvas”, proprone un ‘attività laboratoriale per rispondere a domande come cosa c’è alla base dell’innovazione? Quando un nuovo prodotto può dirsi innovativo? Di intelligenza umana e della sua capacità di risolvere problemi si occuperà il Laboratorio del Dipartimento di Matematica (DIPMAT) che dimostrerà come la matematica contribuisca a sviluppare le nostre capacità di problem-solving. Tra racconti e dialoghi con ecologi, contenuti multimediali e osservazioni al microscopio, il Dipartimento di Chimica e Biologia (DCB) conduce invece gli ospiti alla scoperta dell’intelligenza di queste affascinanti creature. Al Dipartimento di Fisica (DF), il Geo&SismoLab affronta invece il tema del rischio e alla sua valutazione attraverso un gioco di ruolo. Il 3CLab-Cross Cultural Competence Learning & Education del Dipartimento di Scienze Aziendali, Management & Innovation Systems (Disa-Mis) propone invece uno strumento di intelligenza artificiale con cui è possibile esplorare e rappresentare a 360º il dominio dell’invisibile. Ancora sull’Intelligenza Artificiale si basa il gaming presentato ai partecipanti dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, per valutare differenze e convergenze fra un ragionamento umano Chat.gpt. Il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC), in collaborazione con il Centro ICT di Ateneo per i Beni culturali, propone un gaming che affronta il dibattuto confronto tra l’intelligenza artificiale e l’intelligenza umana. E sempre il Centro ICT di Ateneo per i Beni culturali propone esperienze in realtà aumentata, in realtà virtuale e nel Metaverso. Attraverso tecniche di imaging il Dipartimento di Medicina (DIPMED) illustrerà invece il supporto e l’evoluzione diagnostica ad opera delle innovazioni AI. Il Dipartimento di Informatica (DI) inviterà il pubblico di Futuro Remoto a muoversi negli ambienti più svariati, interagire con oggetti interattivi e collaborare con altri utenti grazie all’uso di dispositivi dedicati.
Le intelligenze raccontate dall’Università degli Studi del Sannio a Futuro Remoto 2023 esplorano ambiente, salute, sicurezza informatica, big data, preistoria e mondo antico. I 30 appuntamenti in programma raccontano la ricerca scientifica presso i laboratori dell’ateneo di Benevento. Sul tema delle Intelligenze nella modellazione matematica, il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi propone un incontro sugli approcci modellistico-metodologici utilizzati come strumenti di supporto alle decisioni per il miglioramento, la ridefinizione e l’implementazione dei processi industriali. Una conferenza spettacolo affronterà i vari modi in cui molte volte è ancora contrapposta l’intelligenza maschile a quella femminile, la prima detentrice del logos, la seconda dell’intuizione come una specie involgarita di metis.
Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie declinerà il tema delle Intelligenze parlando di neuroscienze, DNA, ecosistemi, abilità umane e mondo dei fossili. I ricercatori e le ricercatrici UNISANNIO proporranno test ecotossicologici di suolo, acqua e aria attraverso le piante e mostreranno al microscopio preparati di tessuto nervoso, provando a simulare l’attività cerebrale stimolata dalla musica o dai colori. Si potrà scoprire il genoma, il manuale d’istruzione per costruire gli esseri viventi, oltre a fare un viaggio nei meccanismi della memoria (in collegamento con l’Università di Coimbra). I partecipanti verranno accompagnati nell’ambiente naturale di Ciro lo Scipionyx samniticus di Pietraroja e nella cultura materiale nel mondo antico tra abilità e intelligenza del saper fare. L’innovazione al centro degli incontri del Dipartimento di Ingegneria dell’Università del Sannio. Accento sulle frontiere che negli ultimi anni sono state esplorate grazie all’applicazione delle nuove tecnologie in campo civile, energetico, nelle applicazioni biomedicali e nella sicurezza informatica.
L’Università Parthenope, come di consueto, sarà presente a questa nuova edizione di Futuro Remoto 2023. Tanti gli incontri ed i dibattiti previsti, tanti i progetti di ricerca che saranno presentati nel corso della manifestazione e che spazieranno in tutti gli ambiti di ricerca dell’Ateneo. Il Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi proporrà una simulazione di ecosistemi imprenditoriali per stimolare l’innovazione ed i processi imprenditoriali in un territorio; ed ancora presenterà il Knowtrack, acceleratore per lo sviluppo di modelli di business innovativi. Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie sarà presente con tanti progetti: dai sistemi intelligenti per la mappatura e la caratterizzazione dei fondali marini (con un focus sui siti archeologici sommersi) alle attività di ricerca che utilizzano l’Intelligenza artificiale, come la realizzazione di un robot umanoide in grado di riconoscere le emozioni di chi incontra o le tecniche per il monitoraggio e la tutela dell’ambiente. Sempre nell’ambito delle ricerche del Dipartimento di Scienze e Tecnologie saranno presentate le attività in Antartide ed i veicoli sottomarini autonomi utilizzati per lo studio della variabilità climatica. Ed ancora lo studio del cosmo con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale applicato alle missioni spaziali e la ricerca della vita (intelligente e non) nello spazio. Ampio spazio sarà dato alla presentazione delle attività di Machine Learning applicate ad immagini telerilevate per l’individuazione di oggetti, presentando casi di studio sull’erosione costiera nella Campania, sarà anche presentato un sistema che rileva l’andamento del terreno presente in una vasca e in tempo reale ne costruisce il modello digitale tridimensionale per poi riprodurlo su cartografia. Il Dipartimento di Ingegneria presenterà il suo laboratorio di ‘Intelligenza applicata’ alla lotta ai crimini ambientali con l’utilizzo di droni ed aeroplani e, in tema di cambiamento climatico, saranno mostrate mappe di allagamento, simulati gli effetti del crollo di dighe, per scoprire quali sono i mezzi oggi disponibili nelle mani degli ingegneri civili per aumentare la sicurezza dei nostri territori.
L’intelligenza artificiale è il comune denominatore di mostre, laboratori, giochi, workshop organizzati dai ricercatori dell’Ateneo Vanvitelli e che spazieranno dalla medicina alle scienze, dalle tecnologie all’architettura, dalla giurisprudenza alla matematica.
Quindi cambiamento climatico, ecologia, ma anche laboratori sulla comprensione di sé, speed date scientifici, e tante attività in ambito medico-scientifico. L’intelligenza artificiale per facilitare l’accesso dei cittadini al patrimonio culturale, per comprendere il funzionamento del cervello e il funzionamento del codice genetico, per gestire le malattie croniche, tecnologie innovative per mettere in relazione l’uomo con piante, alghe, minerali attraverso la percezione aptica, ma anche uno Smart Archive, un archivio realizzato con un’intelligenza artificiale in grado di connettere materiali audiovisivi e testuali in un sistema GIS (Geographic Information System), cioè sostanzialmente una mappa digitale interattiva. Un mondo nuovo da scoprire in tanti campi delle scienze umane e mediche.