(cod. #P_0483)
DOVE: Villaggio della Scienza
A cura del Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Con:
Giuseppe Vitiello, Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Simone Russo, Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Giuseppe Junior Mosca, Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Il mondo dei colloidi si interfaccia con sostanze e composti dotati di dimensioni nell’ordine dei nanometri – ovvero un miliardesimo di metro! – che possono essere strutturati a formare nanoparticelle quasi-sferiche, fibre lunghe e sottili o fogli sottilissimi, ognuno dei quali possiede peculiari proprietà ottiche, elettroniche o bioattive. Di recente, la crescente sensibilità ambientale, ha portato alla necessità di mettere a punto nanomateriali di origine naturale che rappresentino risorse da impiegare in numerosi settori: da quello dell’elettronica come nel caso dei LED a quello della produzione di coloranti fluorescenti per l’imaging cellulare, fino alle più recenti applicazioni in ambito sensoristico. Difatti, le proprietà dei colloidi di origine naturale consentono di rivelare la presenza di diversi composti in soluzione acquosa, alcuni dei quali – come i metalli pesanti – rappresentano uno dei maggiori rischi per l’ambiente. Le nanoformulazioni verdi, quindi, a seguito dell’interazione con diverse classi di analiti, possono modificare le proprie caratteristiche generando un segnale ottico facilmente rilevabile che promette di essere alla base di dispositivi ottici da adottare in futuro per le analisi chimiche ambientali, evitando l’impiego di sostanze o tecnologie più impattanti.
Immergiti nel mondo delle nanoformulazioni e scopri come le dimensioni modificano alcune proprietà dei materiali e come è possibile rilevare la presenza di metalli e altre molecole osservando il cambiamento di colore e del comportamento rispetto alla luce di apposite soluzioni colloidali di origine naturale.