(cod. #P_0339)
DOVE: Villaggio della Scienza
A cura del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università degli studi di Napoli, Federico II
Con:
Pietro Carotenuto, Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università degli studi di Napoli, Federico II
Brunella Franco, Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università degli studi di Napoli, Federico II
La medicina di precisione consente di indirizzare i trattamenti giusti ai pazienti affetti da malattie oncologiche e non, e di ridurre l’utilizzo di farmaci sempre più costosi e di cui non tutti i sistemi sanitari mondiali saranno in grado di sopportare i costi.
L’impiego di “test screening” multigenici specifici per patologia, basati sulle tecnologie in “Next Generation Sequencing” (NGS), sta rappresentando un importante modello di efficienza in termini di valutazione costo/efficacia ed iniziano a diffondersi in modo popolare nelle comunità cliniche. Unitamente a questi test, stanno entrando in clinica altri nuovi promettenti metodiche, basate su tecnologie mini o non-invasive, che permettono di identificare sempre mutazioni “druggable“, consentendo di seguire la malattia e la sua evoluzione. Questo approccio dinamico, basato anche su un concetto generalmente definito “biopsia liquida”, altro non è che il monitoraggio molecolare, cellulare o subcellulare del paziente attraverso un prelievo di sangue, da cui isolare le diverse componenti molecolari (acidi nucleici, DNA tumorale) o subcellulari (esosomi, etc..) che rappresentano un potenziale informativo di importanza straordinaria per il futuro della medicina molecolare e di precisione, in quanto permettono di rimodulare le terapie in funzione di questi segnali circolanti che fotografano l’evoluzione cronica o recidivante della malattia, perché relazionati strettamente alla stessa.
Vieni a conoscere i casi studio specifici in cui e’ stata favorita la transizione dalla medicina tradizionale alla medicina personalizzata per il trattamento di pazienti con malattie ereditarie ed oncologiche.