(cod. #P_0351)
DOVE: Villaggio della Scienza
A cura del Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Con:
Valeria Panzetta, Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Daniele Bellantoni, Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Marco Cristiano, Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Università degli Studi di Napoli Federico II
Coscienza si definisce come la capacità individuale di comprendere, interpretare e valutare stimoli e avvenimenti che avvengono nell’ambiente interno ed esterno all’individuo stesso. Se ciò è vero per un organismo senziente, questo rimane vero per la composizione delle sue parti. La bioingegneria mira alla comprensione e allo studio di enti ed entità biologiche con l’occhio analitico e matematico dell’esperienza ingegneristica, al fine di demistificare i segreti dei più elementali elementi della vita e sfruttare questa conoscenza al fine di estendere l’umana comprensione e portarne beneficio nella medicina e nell’esperienza quotidiana. Dunque, analizzando la coscienza con tale lente di lettura, i bioingegneri mirano a comprendere e applicare i meccanismi di risposta a feedback esterni, al fine di poterli replicare per il beneficio collettivo. Attraverso l’ingegnerizzazione di device, costrutti biologici e piattaforme specializzate, dall’imitare la natura passiamo al replicarla e, così facendo, approfondiamo la nostra conoscenza del mondo esterno, che ci porta, consequenzialmente, ad avvicinarci ad una definizione pragmatica e matematica di coscienza con l’occhio teso al miglioramento della salute e della vita di tutti.