(cod. #P_0292)
DOVE: Villaggio della Scienza
A cura del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Con:
Daniela Terracciano, Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Gregory Alexander Raciti, Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Giuseppe Perruolo, Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Michele Longo, Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Serena Cabaro, Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Antonella Desiderio, Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Rosa Spinelli, Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Federica Zatterale, Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Università degli Studi di Napoli Federico II La differenza fra genetica ed epigenetica può essere paragonata alla differenza che passa fra leggere e scrivere un libro. Una volta scritto il libro, il testo (i geni) sarà identico in tutte le copie distribuite al pubblico. Ogni lettore potrà tuttavia interpretare la trama in modo leggermente diverso, provare emozioni diverse e attendersi sviluppi diversi. Analogamente, l’epigenetica permette interpretazioni diverse di un modello fisso (il codice genetico) e può dare luogo a diverse interpretazioni di carattere pato-fisiologico. Lo stile di vita, in particolar modo le abitudini alimentari e l’ambiente familiare e/o relazionale sono in grado di impattare in modo determinante la predisposizione a determinate patologie e le alterazioni comportamentali anche nelle future generazioni. La promessa mantenuta da numerosi studi di epigenetica è che i nostri geni non rappresentano il nostro destino.
Approfondisci una visione dei meccanismi epigenetici in tutte le sue possibili declinazioni fisiologiche e patologiche; scopri il loro utilizzo come meccanismo di predizione dell’età biologica e cronologica.