(Cod.#B_0046)
DOVE: Dipartimento di Scienze e Tecnologie- Plesso Didattica Via dei Mulini
A cura del Dipartimento di Fisica G. Occhialini, Università degli
INFORMAZIONI ATTIVITÀ:
(Cod.#B_0046)
DOVE: Dipartimento di Scienze e Tecnologie- Plesso Didattica Via dei Mulini
A cura del Dipartimento di Fisica G. Occhialini, Università degli Studi di Milano- Bicocca
Con:
Claudia Riccardi, professore ordinario, Dipartimento di Fisica G. Occhialini, Università degli Studi di Milano-Bicocca
Ruggero Barni, professore associato, Dipartimento di Fisica G. Occhialini, Università degli Studi di Milano-Bicocca
Il plasma è fatto di un grande numero di particelle con una carica elettrica (ioni ed elettroni liberi) che si formano quando gli atomi (una parola che significherebbe “indivisibile”) vengono frammentati e parzialmente decomposti. Il plasma è lo stato della materia in cui dominano le interazioni collettive tra le particelle.
La forma ben definita dei solidi, il comportamento sfuggente dei liquidi e l’impalpabilità dei gas rappresentano l’esperienza comune del mondo che cui circonda, ma in realtà è il plasma a rappresentare la componente più importante e significativa dell’Universo visibile, oltre il 99%.
Il plasma forma le stelle e le nebulose, riempie anche gli spazi interstellari, dà origine alla corona solare ed è responsabile delle aurore boreali. Più modestamente, si manifesta nei fulmini e induce la luminescenza delle lampade al neon.
Pur essendo così pervasivo, il “plasma” è stato battezzato ufficialmente solo nel 1927, dal fisico statunitense Irving Langmuir, durante le sue ricerche sui gas ionizzati.
Si osservano dei semplici sistemi che permettono di produrre plasmi luminosi e guizzanti con approfondimenti su come la ricerca sta continuando in questo campo affascinante, che ha applicazioni importanti nel campo dell’energia e della tecnologia dei materiali.