Vino e dintorni – “In vino veritas”
QUANDO:
8 novembre 2024 9:00 - 17:00
SEDE EVENTO:
Salerno
INFORMAZIONI ATTIVITÀ:
(cod. #S_0041) DOVE: Palazzo Fruscione, Salerno A cura di:ProfAgri SalernoFondazione Scuola Medica SalernitanaMuseo Medico-Chirurgico “Roberto Papi”
INFORMAZIONI ATTIVITÀ:
(cod. #S_0041)
DOVE: Palazzo Fruscione, Salerno
A cura di:
ProfAgri Salerno
Fondazione Scuola Medica Salernitana
Museo Medico-Chirurgico “Roberto Papi”
Museo Virtuale Scuola Medica Salernitana
Orto Medicale “Giardino della Minerva”
Emeroteca & Hub Turistico “Palazzo Fruscione”
Con:
Carmela Santarcangelo, ProfAgri Salerno
Enrico Indelli, Fondazione Scuola Medica Salernitana
Può sembrare strano coinvolgere gli studenti di un istituto professionale a lavorare su un argomento che ha aspetti storici radicati nel territorio e nella sua storia più famosa, come per Salerno è il riferimento alla Scuola Medica Salernitana. Appare questo un argomento molto lontano dagli interessi dalle discipline insegnate in questa tipologia di scuola. Intrecciare i temi del passato con le attività proiettate verso il futuro del territorio ed il futuro professionale dei nostri allievi costituisce una vera e propria necessità verso un nuovo approccio didattico educativo a cui l’istituto ProfAgri fa riferimento. Grazie al lavoro svolto nella nostra cantina sperimentale, il ProfAgri produce una bevanda alcolica particolare in uso da sempre e di grande prestigio, un tempo utilizzata dagli uomini per le sue qualità e per le sue particolarità, il vino! Negli studi condotti sulla Scuola Medica Salernitana, nelle pagine del Regime Sanitatis Salernitanum, un capitolo è dedicato al vino e al suo buon uso: “Alcool e dieta un connubio indissolubile e misconosciuto” è il titolo di una considerazione che invita oggi, come già proponeva la Scuola Medica Salernitana, ad essere sempre moderati nelle scelte del consumo di alimenti o di bevande, mentre invece la consuetudine in molti giovani è un loro uso indiscriminato. Non ci rendiamo conto, forse, di quanto i nostri comportamenti non incidono soltanto su di noi, ma anche su persone terze, che non hanno colpa di quello che noi facciamo e di come ci comportiamo. Per quanto detto, abbiamo il dovere di comportarci responsabilmente. Un altro tema da affrontare è il problema del rapporto tra “Problemi psichiatrici ed alcool: dal bicchiere al cervello”. Si arriva così al cuore di un problema che in genere viene sottovalutato. Un’altra attenzione va rivolta ad un altro effetto da cui dipendono tante morti giovani, forse una delle prima cause di morte per i giovani “Alcool al volante”, un titolo più che esaustivo per la comprensione dei contenuti! Nel Medioevo, il vino, oltre alla funzione di bevanda, aveva il ruolo di farmaco per le più diverse malattie. Testimonianze sull’argomento arrivano dai vari “theatra e tacuina sanitatis”, preziosi codici manoscritti a partire dal XIII secolo. Per poter comprendere il ruolo di farmaco attribuito al vino è necessario conoscere in maniera sommaria a che cosa attribuivano la malattia i medici antichi. In vari capitoli del Regimen Sanitatis si parla degli usi delle bevande: alcune considerazioni fanno sorridere, ma altre sorprendono per la loro qualità. Diversamente dagli alimenti che possono essere usati come medicine, le bevande si dividono in due gruppi con funzioni differenti: al primo appartengono acqua e vino, al secondo quelle che hanno un’azione sulle malattie. Bevande artificiali sono, invece, considerati, il latte, l’aceto, i succhi di frutta e anche la birra ricavata dall’orzo e dall’avena. Nei Regimina Sanitatis latini il vino occupa un capitolo preponderante, con una serie di precisazioni sul suo uso e anche lo scritto salernitano segue un’analoga impostazione. Positivo in ogni sua funzione, il vino nutre, rinfranca, rimpingua. Il ProfAgri è definito la “scuola del fare”, infatti gli studenti, il cui numero è in crescita negli ultimi anni, hanno la possibilità di coniugare studi teorici ad attività pratiche, acquisendo competenze da spendere nel mondo del lavoro. Il principale attrattore per allievi e famiglie è l’azienda agraria con gli opifici annessi, siti nelle varie sedi in provincia di Salerno, quali sono: frantoio, caseificio, laboratorio per la produzione di succhi. Il fiore all’occhiello dell’istituto è, senza dubbio, il vigneto in località Gromola – Paestum, dalle cui uve si produce l’Aglianico IGT Colli di Salerno “Pennarossa” e Fiano IGT Colli di Salerno “Capoclasse”, gli stessi studenti seguono l’intera filiera, dalla potatura a raccolta dell’uva alle fasi finali di imbottigliamento ed etichettatura e che si occupano della vendita, descrivendo le caratteristiche del prodotto al consumatore finale. La coltivazione del vigneto avviene in modo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza del consumatore, obiettivi della transizione ecologica che è al centro del Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza, non è più solo una scelta ma un’esigenza non procrastinabile. La priorità dell’Istituto è, dunque, formare gli “Agricoltori del futuro”, con competenze tecniche specifiche, al passo con le nuove tecnologie che consentano di ottimizzare le rese, diminuendo sprechi e minimizzando le risorse e che siano sensibili alle tematiche dell’impatto sul territorio, di tecniche di coltivazioni aggressive e dannose per l’ambiente e la biodiversità, capaci di affrontare le sfide del futuro e rendere la Campania che è Regione a prevalente vocazione agricola, territorio di riferimento per l’economia nazionale ed internazionale. A tal fine, il ProfAgri ha messo in campo le professionalità di cui dispone, attivando corsi di formazione per studenti e docenti affinchè la scuola sia davvero il luogo deputato al recupero di buone abitudini e tradizioni di qualità ed eccellenza, che nel caso della Regione Campania sono conosciute in Italia e nel Mondo.